mercoledì 12 ottobre 2011

Ciao a tutti un po'

SEL di Roma celebra in un manifesto lo scomparso Steve Jobs.


Sul web partono subito le bordate: "Nun se fa, nun se fa".

Nichi Vendola, abile e veloce nel fiutare il vento, si dissocia subito dai romani: "Il genio di Steve Jobs ha cambiato in modo radicale, con le sue invenzioni, il rapporto tra tecnologia e vita quotidiana. Tuttavia fare del simbolo della sua azienda multinazionale – per noi che ci battiamo per il software libero – un’icona della sinistra, mi pare frutto di un abbaglio. Penso che il manifesto della federazione romana di SEL, al netto del cordoglio per la scomparsa di un protagonista del nostro tempo, sia davvero un incidente di percorso. Incidente tanto più increscioso in quanto proprio in questi giorni nella mia regione stiamo per approvare una legge che, favorendo lo sviluppo e l’utilizzo del software libero segna in modo netto la nostra scelta".

Seguono a ruota una miriade di sberleffi:


3 commenti:

mp ha detto...

eh, vedi? dopo la caritas che cita le sagge parole del genio steve, anche gli anticapitalisti paladini del software libero. assurdo.

Dalomb ha detto...

Il Mito diventa trasversale per definizione, lasciando a terra e alla terra ogni umana miseria, e luccicando esclusivamente del riflesso dell'Olimpo. Niente di strano in tutto questo.

mp ha detto...

beh per me è strano che sia diventato Mito. ma loro, i SEL dico, dovrebbero avere altri miti. ma ne abbiamo già parlato abbastanza su google+ :)